PRENDITORI ED IMPRENDITORI – AFFAMATORI E RACCOMANDATI “dal campione senza tituli “

“SISTEMA SERGIO COSTANZO” –

PRENDITORI ED IMPRENDITORI – AFFAMATORI E RACCOMANDATI “dal campione senza tituli “

Il “campione senza tituli”, rivolto alla mia persona, scrive di “conoscere bene la differenza tra imprenditore e prenditore …….” insinuando nel lettore  chi sa quali contributi avessi mai avuto.  Lo voglio rassicurare che, nella  mia esperienza di imprenditore nel settore sanitario, MAI ho/abbiamo (con le società interessate) preso alcun finanziamento pubblico anzi, solo con le nostre forze, abbiamo ristrutturato, messo a norma ed attivato strutture fatiscenti, deturpate e mai collaudate, di proprietà dei comuni, che mai sarebbero potute partire, realizzando cosi servizi innovativi e creando occupazione. Il tutto dopo aver partecipato a gare pubbliche (stia tranquillo il “campione senza tituli”, non servono ulteriori esposti perché ci ha pensato il PM De Magistris, negli anni 2000, a verificare la correttezza degli atti di tutti gli appalti, perché grazie a Dio, in questa terra, una denuncia, quando si arriva secondi o per invidia, non si nega a nessuno). Scrive anche di affamatori dei dipendenti mentre sponsorizza persone agli affamatori per essere assunte. Bella coerenza tra quello che scrive e quello che fa, la stessa coerenza di quelli che di giorno fanno la morale a tutti sui social e sui media, preannunciando e spargendo denunce a chiunque (riferito sempre a quelli che la sera rubano ai vecchietti ed a quelli che vanno chiedendo mazzette a destra e a manca) o alla coerenza di qualche professionista che prima denuncia pubblicamente davanti a tante persone i comportamenti mazzettari di qualche personaggio, che oggi si presta alla delazione, per poi diventarne il tutore.

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La mia attività di imprenditore nel settore sanitario, iniziata di fatto con la creazione della Medical Sport Center srl, di cui ho raccontato la storia nella prima puntata, dedita ad attività specialistica ambulatoriale di riabilitazione e medicina dello sport (con studi a Catanzaro, Lamezia Terme e Cosenza) si è poi implementata ed integrata nel settore di ricovero e cura per soggetti non autosufficienti (Case Protette, RSA e Centri di Riabilitazione estensiva a ciclo continuativo). La prima struttura residenziale, nel 1994, fu Villa Sant’Elia di Marcellinara, talmente devastata che  per ristrutturarla dovemmo fare un mutuo importante ipotecando le nostre abitazioni. Ma, credevamo molto in quello che stavamo facendo e cioè rendere bella e vivibile una struttura per anziani, tanto da sconvolgere l’immaginario collettivo di allora degli “ospizi”, che rischiammo le cose più importanti di cui disponevamo. Insieme alla Medical Sport Center srl, fu un altro successo che portò, nel giro di qualche anno, a ripetere l’esperienza in diversi comuni della Calabria. Questa è stata l’azione dei “prenditori”: rischiare tutto quello di cui si disponeva per ristrutturare strutture pubbliche, e non di proprietà, che mai sarebbero partite, creando servizi al territorio ed occupazione stabile da almeno 25 anni. Se poi in 25 anni qualche operatore si sia macchiato di un comportamento incivile (su cui ci sono ricorsi in discussione, anche se sono a conoscenza che l’Azienda  abbia già azionato i provvedimenti disciplinari del caso) come può permettersi il “campione senza tituli” di infangare il San Francesco Hospital quando i periti nominati dalla Procura hanno attestato che i pazienti erano tutti ben igienizzati, normo vestiti, con cartelle cliniche perfettamente aggiornate”, tanto che nell’indagine non risultano coinvolti i legali rappresentanti della struttura, cosi come alcunché hanno mai rilevato le visite ispettive mensili dell’ASP e i controlli dei Nas che, negli anni,  hanno solo potuto accertare la bontà del lavoro svolto, riconosciuto in primis dai familiari degli assistiti, che ha portato il San Francesco Hospital ad avere liste di attesa che superavano il 50% dei posti letto a disposizione. Questa è la storia di 20 anni di attività del San Francesco Hospital che certo non potrà essere infangata dalle denunce di qualche soggetto che pensava di fare soldi inventandosi cavilli di ogni genere per denunciare, diffamare e poi ricattare la struttura. Anche in questo caso un pò di pazienza e vedrete che presto sarà smascherata l’associazione a delinquere finalizzata a ricattare prima per poi cercare di far chiudere la struttura o quantomeno diffamarla a livello planetario. Probabilmente hanno raggiunto l’ultimo scopo anche se, purtroppo per loro, i familiari degli utenti (tra cui magistrati, forze dell’ordine, professionisti, dirigenti sanitari, politici etc.) hanno riconfermato la fiducia nella struttura mantenendo il ricovero dei propri cari ed esprimendo solidarietà ai vertici della struttura anch’essi vittime dell’insano comportamento di qualche operatore che dovrà risponderne in ogni sede, per come dichiarato pubblicamente dal legale rappresentante e già nei fatti messo in atto almeno per i provvedimenti possibili in questa fase di indagini. 

E poi, chi sarebbe il personale che l’Associazione avrebbe affamato, come scritto dal “campione senza titoli”? Sino al febbraio 2010, quando ricoprivo la carica di legale rappresentante, nonostante la grande avversità della politica  che ci penalizzava oltre ogni limite, perché in competizione con altri gruppi vicini ai vertici regionali, tanto da arrivare ad esigere crediti per circa 20 milioni (certificati nella riunione con il Prefetto, anno 2009), invece di licenziare o mettere in cassa integrazione il personale abbiamo fatto una grande sinergia tutti insieme, aiutando tutti coloro che avevano le esigenze più impellenti, cosa che ha portato dopo qualche anno ad un equilibrio finanziario tale da permettere il pagamento puntuale dello stipendio (nonostante continui il disastro sanitario regionale e basta leggere le cronache per sapere come soffrono le altre strutture, tante delle quali chiuse o svendute) a cui è stato aggiunto anche il rientro di qualche mensilità arretrata maturata in 15 anni di disservizi delle politiche sanitarie e sociali della nostra regione. Quanto sopra, hanno avuto modo di confermarlo anche i dipendenti che frequentano facebook, in risposta alle calunnie del  “campione senza tituli”. Pertanto, prima di lanciarsi in affermazioni gravissime, lo stesso, avrebbe potuto chiedere a chiunque e non volutamente attingere informazioni solo da qualche squilibrato mentale, probabilmente  di sua  conoscenza o certamente di perfetta conoscenza della sua compagnia di giro che collabora in questa attività di diffamazione, il quale dopo essere stato assunto “senza tituli”, assunta anche la compagna “senza tituli”, pagati sempre in anticipo per fantomatiche esigenze che sorgevano ogni giorno, sono poi passati all’azione di ricatto ed estorsione, mediata ed organizzata con altri due o tre personaggi famosi per queste attività che prima o poi saranno di dominio pubblico. Questi sono i soggetti (di cui al momento non posso fare i nomi per le denunce in corso) che la Vivere Insieme avrebbe “affamato”. E poi se questi dell’Associazione Vivere Insieme affamano i dipendenti per quali motivi più volte il “campione senza tituli” si è rivolto al sottoscritto per cercare di sponsorizzare con la proprietà qualche persona ad essere assunta? Se farà finta di non ricordare o non riconoscere che ciò sia vero sarà mia premura mandargli il curriculum e i riferimenti. Quindi, bella coerenza tra quello che scrive e quello che fa.  Questi sono i fatti e non il mormorio della gente a cui fa riferimento il “Campione senza tituli” per cercare di denigrare le persone e questa è la differenza tra fare l’imprenditore in Calabria senza scendere a compromessi o fare il prenditore sotto scacco della politica o magari del “Sistema Sergio Costanzo”.

L’ultima puntata sarà dedicata all’argomento politica e sanità, tirata in ballo a vanvera dal “campione senza tituli”, con insinuazioni propalate senza avere l’accortezza di documentarsi un minimo ma solo per dare ai delatori di professione che preparano anche le note stampa con “obbligo” di pubblicazione integrale senza modifiche. Spero che si sia tutelato verso questi, quando ci sarà da pagare i danni.