L’INTERVISTA Claudio Parente: “Per la Fase 2 bisogna puntare alla sanità territoriale”. Su Villa Torano: “I troppi asintomatici dato nuovo. Non vedo la Santelli dalla proclamazione”

di ENZO COSENTINO – La nuova Calabria

Coronavirus batte ritirata? Per ora è solo una speranza, ma ce ne vorrà del tempo prima di poterlo accertare senza ombre di dubbi. E intanto si viaggia nel regno, a volte fantastico e altre contraddittorio, delle ipotesi. Ve ne è una che vogliamo, anzi vorremmo, porre all’attenzione di chi sulla materia ha titoli per esporre il proprio punto di vista. Un interrogativo che nasce anche da recenti casi verificatisi sul territorio calabrese. Ad esempio l’interrogativo scientifico sulla condizione di quasi sovrapposizione tra la positività al virus covid-19 e l’asintomaticità degli stessi soggetti testati (sia pazienti che operatori della struttura di Villa Torano). Ne abbiamo parlato con Claudio Parente che, oltre ad essere medico,  è un professionista nel settore dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari (è pure laureato in Scienze dell’Amministrazione ad indirizzo Sociale e Sanitario e ha un dottorato in Morfologia Umana e Sperimentale, ndr) e quindi a conoscenza dei diversi modi di approccio a situazioni  epidemiologiche particolari come quella della pandemia in corso, anche nell’aspetto politico del problema.